La vita di Petrarca

Intro

Grande figura di poeta e di intellettuale.

Intellettuale “moderno” ed europeo, non legato a municipalità tipica dell’epoca comunale: visse tutta la vita lontano da Firenze (suo padre era di origine fiorentina, ma esule), ma si sentì non esule bensì “a casa” nelle città ove risiedette.

La sua modernità sta in una poesia moderna: volta all’esplorazione interiore, a cantare i tormenti, i dubbi, le angosce, le gioie della sua anima: forte lirismo che lo avvicina più alla poesia moderna che a quella medievale.

Anche il sua rapporto con la tradizione è nuovo: avvia l’umanesimo, ovvero un nuovo rapporto e una nuova sensibilità nei confronti della poesia antica.

Biografia

1304

Nasce ad Arezzo. (Vedi la sua casa)

Padre Petracco, notaio, fiorentino, esule in seguito a colpo di stato dei Neri di fine 1301 [come per Dante]

1311

La famiglia si trasferisce ad Avignone [nuova corte papale dal 1309]

Studia ad Avignone; anche università di Montpellier

1320 -1326:

Studia a Bologna diritto all’università (ha soli 16 anni)

Sviluppa però interessi per la letteratura (classici, Virgilio, Cicerone, Sant’Agostino)

Alla morte del padre (’26) abbandona studi e rientra ad Avignone

1326

Avignone

Vive in Avignone e in villa a Valchiusa: partecipa a mondanità vita della corte, molto apprezzato per sua arguzia e sua cultura, ha come protettore vescovo Giacomo Colonna.

Consuma eredità paterna e intraprende carriera ecclesiastica: ordini minori: rendita, ma senza obblighi di dir messa; obbligo di celibato.

Diventa cappellano della famiglia Colonna. Ottiene inoltre vari canonicati “senza obbligo di cura alle anime” [espletare funzioni proprie della canonica: recitare liturgie, coro, svolgere alcune funzioni all’interno della parrocchia].

1327

Si innamora di Laura (incontrata 6 aprile 27 in chiesa di Avignone).

Ci sono molti dubbi sull’esistenza di tale donna, che per alcuni [cfr. anche Boccaccio: …?] è finzione letteraria, proiezione amore letterario; in realtà fu probabilmente dama avignonese, sposata, con cui non ebbe nessuna relazione d’amore, ma sulla quale proiettò suo amore, facendone una figura idealizzata [un po’ secondo i canoni dell’amore cortese]

Certo in sua opera tale donna appare reale e professa amore per lei anche dopo morte donna (1348 – causa peste, mentre Petrarca è a Parma).

Vive comunque storia d’amore “reale” con altre donne; ha pure due figli naturali (Giovanni, Francesca); questo comunque era normale per l’epoca.

Trascorre molto tempo a Valchiusa (dove si era comprato un podere con villa).

Viaggia molto (sia per missioni ricevute da Colonna, sia per curiosità): Francia (Parigi, Lione); Fiandre; Germania (Nord, Colonia, Aquisgrana)

1336

Ascesa al Monte Ventoso con fratello Gherardo (aprile)

1337

È per la prima volta a Roma. Ha acquistato fama enorme di erudito e poeta

1341

Viene incoronato poeta a Roma in Campidoglio, per iniziativa del re di Napoli Roberto d’Angiò, grande mecenate.

Vive crisi spirituale (letterariamente scoppiata in seguito a monacazione fratello Gherardo (presso la Certosa di Montrieux)

Ripensamento del suo modo “mondano” di vivere; non tradisce sue passioni e interessi letterari, ma li armonizza con fede cristiana.

Comunque vive notevole conflitto interiore: dal 1342 inizia a scrivere Secretum che testimonia questo travaglio.

Fa parte di questo ripiegamento l’aumento dell’impegno politico (in parte letterario): scrive poesie per perorare il ritorno del papato a Roma, poesie contro la corruzione Chiesa e Curia, invita Carlo IV di Boemia imperatore a che scenda in Italia; condanna lotte civili fra fazioni, comuni e signorie.

Su questa onda: si entusiasma per il progetto di Cola di Rienzo del 1347: quello di restaurare la Repubblica romana. Già in viaggio per Roma, rinuncia a proseguire presso Genova in seguito a degenerazione progetto di Cola.

Ma per questo entusiasmo e sostegno iniziale a Cola avviene rottura con Colonna

1347

Viaggi in Italia: a Milano, presso arcivescovo Visconti, ottiene missioni diplomatiche (Venezia, Parigi, Praga), ma può godere anche di otium sereno.

1351

Torna in Provenza

1353

Abbandono definitivo Provenza; va a Milano.

1361

A Milano c’è pestilenza: fugge a Venezia.

1367

È a Padova presso i da Carrara: ha villetta presso Arquà sui Colli Euganei (confortato da presenza figlia Francesca)

1374

Muore ad Arquà.