La Scapigliatura

 

Possiamo definire questo gruppo di poeti come un gruppo “spontaneo”, ovvero non una “scuola”, di scrittori; per lo più milanesi, ma anche genovesi e torinesi, attivo negli anni ’60 e ’70.

Questi i caratteri che accomunano tali scrittori:

  • insofferenza nei confronti dei tratti convenzionali della letteratura contemporanea (manzonismo e romanticismo sentimentale, sdolcinato)
  • insofferenza nei confronti delle convenzioni sociali borghesi
  • atteggiamento di rifiuto e rivolta sia nel modo di vivere che in quello di scrivere

“Scapigliatura” è termine introdotto da uno scrittore scapigliato, Cletto Arrighi, nel suo romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio, del 1862.

Il termine vuole essere l’equivalente italiano di bohème e connota una «razza di gente», come si esprime Arrighi nell’introduzione del suo romanzo, costituita da giovani «pieni di ingenio […]; più avanzati del loro secolo; indipendenti […]; pronti al bene quanto al male; inquieti travagliati, turbolenti» e che conducono una «particolare maniera eccentrica e disordinata di vivere».

Fra i principali caratteri della poetica scapigliata c’è il «dualismo», come lo definisce Arrigo Boito nell’opera intitolata, appunto Dualismo:

il poeta (e in generale i poeti della s.) avvertono il contrasto fra

  • da un lato i valori del passato, sintetizzabili nei concetti di Bellezza, Arte, Natura;
  • dall’altro la modernità, il progresso che tali valori distrugge.

Il poeta scapigliato sotto certi aspetti rifiuta il progresso per questo motivo e ha un atteggiamento malinconico di attaccamento al passato, dall’altro si rende conto dell’impossibilità di una restaurazione di tali valori e si rassegna a rappresentare la modernità, con le sue macchine, le nuove tecnologie, le nuove scoperte.

[si veda ad es. La strada ferrata di Emilio Praga]

Oltre ai temi legati alla modernità nelle opere scapigliate troviamo la passione per il fantastico, l’irrazionale, il macabro, il “nero” (soprattutto nei romanzi); sotto questo aspetto avvertiamo un recupero di temi del romanticismo, preromanticismo e più in generale un collegamento con le letterature europee dell’ ‘800.

In cosa consiste l’importanza di tale movimento.

L’importanza della scapigliatura consiste nel rinnovamento dei temi e delle forme, nell’uso di termini tecnici, “moderni”, che entrano per la prima volta nella letteratura italiana (vedremo la presenza di un tale linguaggio anche in un certo Carducci). Si manifesta in generale come una poesia inquieta, portavoce di angosce, lacerazioni che si colloca nell’ambito della poesia del II ottocento, anticipatrice o contemporanea del cosiddetto decadentismo. In questo rappresenta una novità nel panorama italiano. Purtroppo però i risultati non sono esteticamente molto elevati.

Nonostante ciò la scapigliatura costituisce una tappa importante sia in direzione del verismo, sia in direzione del decadentismo italiano.